Dal trasporto di migranti dal nnord Africa alle coste siciliane a strumento di promozione dello sport e del rispetto dell’ambiente per studenti e persone con disabilità. Questo quanto deciso dalla Procura che ha assegnato al comune di Pachino la barca “Bozenq”, utilizzata qualche mese fa per far giungere i migranti in Sicilia ed adesso sarà servirà per impartire discipline sportive in acqua.
Ieri il responsabile del Gruppo interforze per il contrasto all’immigrazione clandestina della Procura di Siracusa, il sostituto commissario Carlo Parini, ha consegnato al sindaco, Roberto Bruno, l’imbarcazione a vela, rimasta ormeggiata da un anno al porto Fossa a Marzamemi e sottoposta a sequestro.
«Uno dei simboli della disperazione che diventa strumento di promozione sociale, sportiva e di integrazione in qualsiasi accezione la si consideri, messa a disposizione dell’intera comunità» ha dichiarato il sindaco Roberto Bruno.
«L’obiettivo del progetto a cui è destinata la Bozenq è quello di praticare la diffusione dei valori dello sport, nello specifico della vela, nei confronti di minori, bambini, studenti e disabili, anche in collaborazione con gli istituti scolastici del territorio, con particolare attenzione alle problematiche della sicurezza in mare e del rispetto ambientale» ha dichiarato Guido Clima presidente dell’associazione Vela club Marzamemi a cui è stata affidata la gestione dell’imbarcazione.