Prende il via a Pachino il REI, per la lotta alla povertà e inclusione sociale, sono già state presentate 150 istanze. Il Rei dovrebbe essere concesso ai nuclei familiari in condizioni di difficoltà economiche e si tratta dell’assegnazione di un beneficio economico mensile massimo di 485 euro, che varia in funzione del numero dei componenti del nucleo familiare.
«Quello del ReI – ha dichiarato il sindaco, Roberto Bruno -, è uno strumento importante previsto dal Governo nazionale ed attivato dai comuni a sostegno delle fasce più deboli. Anche il comune di Pachino si è immediatamente attivato per questo servizio, qualificando ulteriormente i servizi sociali comunali, da sempre considerati fra i migliori della zona sud. La mia amministrazione pur nelle difficoltà economiche in cui ha trovato le casse comunali, si vanta di non aver fatto interventi di macelleria sociale che avrebbero pesato sulle fasce più deboli della popolazione, ma anzi nel complesso ha saputo rifunzionalizzare e riqualificare gli interventi a sostegno dell’infanzia, anziani, famiglie e disabili connettendo azioni specifiche promosse direttamente dal Comune con quelle previste nella programmazione del Distretto socio sanitario».
«Alle polemiche sterili – ha sottolineato l’assessore al Welfare Baglivo – l’amministrazione risponde coi fatti. Seppur con le difficoltà economiche che affrontiamo giorno dopo giorno riusciamo sempre a garantire i servizi per la collettività. Pur essendo una scelta del governo nazionale, siamo felici e pronti a garantire anche ai nuclei familiari pachinesi in difficoltà quel minimo che serve per andare avanti. L’ufficio è disponibile per qualsiasi tipo di confronto e per dare informazioni dettagliate. Inoltre, siamo in attesa di comunicazioni dal Distretto socio sanitario di Noto per partire con i Pac II che riguardano l’infanzia e gli anziani, tra cui l’assistenza domiciliare. Dopodiché l’ufficio Welfare è pronto ad attivare le procedure necessarie per avviare i relativi bandi finalizzati a garantire i servizi necessari alle fasce più deboli».