58 pagine articolate in trenta capitoli, questo il contratto di Governo della Lega e del Movimento 5 Stelle.
Una scommessa in piena regola sul fronte della politica economica. Ma anche un mezzo azzardo su quello dei rapporti internazionali e delle relazioni con l’Unione europea. Una robusta stretta in materia di immigrazione per ingressi, rimpatri, respingimenti. E una virata senza precedenti recenti per sicurezza e giustizia con toni da «legge e ordine».
Dunque, tra bozze smentite, rivedute e correzioni ecco presentato il contratto di governo tra Lega e 5 Stelle che sarà diffuso online per i pentastellati e nei comuni tramite riunioni e gazebo in piazza per i leghisti.
E se è vero che almeno nell’ultimo testo di accordo in circolazione non compare più l’uscita dall’Euro e la cancellazione dei 250 miliardi di euro di debito con la Bce, è altrettanto vero che non per questo vengono meno indicazioni nette sulla rinegoziazione della nostra partecipazione all’Unione europea. Così come anche la spinta allo sforamento dei limiti di deficit per finanziare quella che viene indicata come «politica anticiclica».
E non c’è dubbio che il contratto Lega-5 Stelle rimane ampiamente una scommessa tutta da verificare.