E’ stato presentato il primo anno di attività dell’l’Ufficio Pastorale per le Fragilità della Diocesi di Noto voluto dal vescovo Antonio Staglianò e affidato a don Fortunato Di Noto e alla Associazione Meter onlus da 25 anni impegnata a tutela dell’infanzia contro ogni forma di abuso.

L’Ufficio Pastorale diocesano per le Fragilità si occupa dell’ascolto e dell’accoglienza per coloro che si trovano in situazioni di sofferenza legate ad abusi sessuali, fisici, maltrattamento, adescamento online, nuove dipendenze comportamentali (cyber dipendenza, ludopatie), problemi nelle relazioni familiari e malattie.

Ad un anno esatto dalla sua costituzione 41 sono le persone accolte dopo aver chiesto aiuto. “E’ determinante l’apporto e il sostegno dei professionisti del Centro Ascolto Meter che coadiuvano con competenza e professionalità l’Ufficio. La recente nomina dei Membri dell’Ufficio 2 avvocati, una psicologa e psicoterapeuta, appartenenti alla Associazione di don Di Noto, offre un ulteriore competenza e specifica professionalità nell’ascoltare, accogliere, indirizzare e orientare chi contatta l’Ufficio in una situazione di bisogno e sofferenza” si legge nella nota trasmessa dall’associazione Meter al termine della presentazione.

Problematiche accolte e orientate
 Abuso sessuale nel passato da parte di sacerdoti e religiosi (con provvedimento già definito che li ha ridotti allo stato laicale): 6 casi
 Bullismo e cyber-bullismo (eventi avvenuti nell’ambito parrocchiale): 6
 Grooming (tentativi di adescamento) su adolescenti: 5
 Tossicodipendenza: 6
 Fuga da casa (giovani 18-20 anni): 3
 Problematiche legate alla rete: 3
 Problematiche legate all’omosessualità: 6
 Dipendenza da pornografia online: 4
 Problemi di identità sessuale: 2

Don Fortunato Di Noto, Vicario episcopale e Direttore dell’Ufficio Fragilità ha dichiarato: “Credo che sia un bell’esempio pastorale che, e lo dico con molta umiltà, ogni diocesi dovrebbe istituire. Non è aver un Ufficio “rappresentativo” ma un segno operativo che ha una porta sempre aperta e una attenzione verso le nuove forme di fragilità che possono essere sanate e guarite. Non è stato un anno improvvisato, anche per il grande e insostituibile apporto dei professionisti in umanità e specialità competente di Meter onlus. Continueremo certi che si può fare sempre di più e meglio”.

Di Redazione

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