È tutto pronto al primo circolo Edmondo De Amicis per l’evento conclusivo del progetto nazionale coni miur sport di classe. Sarà una mattinata  piena di  emozioni sportive  all’insegna dei valori e dei principi del FairPlay.

Lo sport educa  al  rispetto delle regole  e quindi ai principi fondamentali della convivenza civile.  È importante trasmettere ai bambini i valori del rispetto e dell’onesta’ considerato che spesso nella nostra società sono valori ormai scomparsi. La scuola ha anche questo delicato compito: guidare gli alunni nel loro complesso percorso di crescita educativa e sociale.

Ospite d’ onore della giornata sarà Dott. MARCO MINNELLA, giudice presso il tribunale di Enna e giocatore della nazionale magistrato di basket. Il nostro ospite oltre a tenere la sua “lezione sul FairPlay” sarà in campo vicino ai piccoli atleti, con i giocatori aretusei Agosta Alessandro e Guerri Giorgia e il delegato provinciale CONI Liddo Schiavo. Il delegato CONI sottolinea i grandi risultati sportivi educativi che il primo circolo di Avola ha ottenuto in questi anni.

La dirigente Stancanelli ha dichiarato:  “ il FairPlay è un modo di pensare allo sport come un’occasione di partecipazione e di assunzione di responsabilità.

Il FairPlay insegna, in una società in cui il fine giustifica spesso il mezzo, a saper perdere e a considerare la sconfitta come un insegnamento prezioso per la crescita della persona”.

“Fair play” è un’espressione che significa “gioco leale”.

Fair play significa rispettare le regole e l’avversario, accettare e riconoscere i propri limiti, sapere che i risultati sportivi ottenuti sono correlati all’impegno profuso.

Tuttavia il concetto di fair play non si esaurisce nel semplice rispetto delle regole ma  promuove valori, tanto importanti nella vita quanto nello sport, come l’amicizia, il rispetto del prossimo e lo spirito di gruppo.

Lo sport praticato con FairPlay offre agli individui l’opportunità di conoscere meglio se stessi; di fissare e di raggiungere gli obiettivi prefissati; di ottenere successi personali; di acquisire e migliorare le proprie capacità tecniche e dimostrare abilità; di interagire socialmente.

Il lato educativo, formativo e sociale dello sport si mostra in tutta la sua forza soltanto quando il fair play viene posto al centro dell’attenzione di tutti.

Nel 1975 il C.I.F.P. (Comitato Internazionale Fair Play) pubblicò “La Carta del Fair Play”, un documento che racchiude i concetti fondamentali del fair play.

Qui di seguito i dieci punti su cui esso si fonda:

1.Fare di ogni incontro sportivo, indipendentemente dalla posta e dalla importanza della competizione, un momento privilegiato, una specie di festa;

2.conformarmi alle regole e allo spirito dello sport praticato;

3.rispettare i miei avversari come me stesso;

4.accettare le decisioni degli arbitri o dei giudici sportivi, sapendo che, come me, hanno diritto all’errore, ma fanno tutto il possibile per non commetterlo;

5.evitare le cattiverie e le aggressioni nei miei atti, nelle mie parole o nei miei scritti;

6.non usare artifici o inganni per ottenere il successo;

7.rimanere degno della vittoria, così come nella sconfitta;

8.aiutare chiunque con la mia presenza, la mia esperienza e la mia comprensione;

9.portare aiuto a ogni sportivo ferito o la cui vita sia in pericolo;

10.essere un vero ambasciatore dello sport, aiutando a far rispettare intorno a me i principi suddetti.

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