“Della fase due, quella della parziale riapertura della Sicilia e quindi dell’Italia, si sa ancora poco. Tutti sanno che ci sarà una fase due e che potrebbe partire all’inizio di maggio. Non è però chiaro il modus operandi in materia di restrizioni”. Così il referente della Città di Avola dell’Udc Salvo Tiralongo che interviene sulla precaria situazione dei lavoratori autonomi nei tempi del COVID-19.
“Le prospettive economiche sono a dir poco disastrose. – continua l’Ingegnere Tiralongo – Dando uno sguardo ai dati OCSE il fermo delle attività produttive comporta una decrescita stimata del Pil del 2% per ogni mese di chiusura. Guardando altri dati (SWG) il timore della probabilità di perdere il lavoro sta superando quella per il contagio. La maggior parte degli italiani dovrà mettere mano ai risparmi, una buona parte potrebbe non essere in grado di pagare affitti, mutui e tasse, e per molte persone si apre la prospettiva di dover chiedere dei prestiti”.
“La situazione è imbarazzante – continua l’ingegner Tiralongo – siamo di fronte ad una guerra batteriologica che non è stata nemmeno annunciata. È arrivato il momento di unire le nostre forze e cercare di ripartire. Abbiamo avuto modo di vedere che i litigi tra prime donne e i teatrini osceni da campagna elettorale non portano a nulla, né tantomeno le fake news. Remiamo tutti nella stessa direzione affinché vengano riconosciuti i nostri diritti. Spero in una graduale ripartenza dell’economia a maggio perché se così non fosse moriremmo comunque, ma di fame”.