Il tè è annoverato tra le bevande più conosciute al mondo, seconda per utilizzo dopo l’acqua e, per alcune popolazioni, è anche un simbolo di vita quotidiana e di abitudini reiterate durante l’intera giornata. Viene ricavato da un infuso o decotto delle foglie della Camellia sinensis, coltivata già nel III secolo dalla civiltà cinese; già da molti secoli questa pianta viene coltivata anche in Bangladesh, Pakistan, India, Indonesia, Sri Lanka, Giappone e Kenya.
In Cina, nel corso della dinastia Ming si affermò il consumo del tè in foglie e si incominciò a produrre, oltre ai tè verdi, anche tè ossidati e parzialmente ossidati, dando vita alle sei tipologie esistenti. Per quanto concerne la scoperta dell’utilizzo del tè in Europa, presumibilmente furono i Portoghesi a introdurre la bevanda nel vecchio continente e la prima importazione di cui si ha traccia fu da parte della Compagnia Olandese delle Indie Orientali. Giunto in Europa il tè divenne dapprima popolare in Francia e nei Paesi Bassi e, solo dopo, nel Regno Unito, oggi noto per il fatto che all’interno del territorio l’utilizzo del tè sia un vero e proprio costume nazionale.
Hanno proprio sede a Londra le più famose ed antiche marche di tè che producono miscele: La Twinings e la Fortnum and Mason’s, inoltre, sempre in territorio inglese, le altrettanto celebri Lipton, Whittard e Harrods. Anche la Russia si distingue in produzione di tè di alta qualità con la Orimi Trade Group che produce i brand Greenfield e Tess tea.
Esistono, come detto, sei tipologie di tè, tutte denominate con nomi di colori: il tè rosso hongcha, che in occidente è detto tè nero possiede spiccate proprietà dimagranti, il tè verde lucha gode di consistenti proprietà diuretiche, il tè blu qingcha si distingue per la sua funzione digestiva, il tè bianco baicha è il più esclusivo e conferisce il massimo apporto di antiossidanti, il tè giallo huangcha, molto poco ossidato, è ricco di polifenoli e garantisce impatto positivo su tutti i tessuti ed infine il tè nero heicha che favorisce una forte carica stmolante; tutte e sei varietà derivano parimenti dalle foglie della stessa pianta, al massimo da cultivar differenti, differenziandosi solo per i diversi trattamenti durante la lavorazione. L’elemento distintivo è infatti il grado di ossidazione delle foglie, caratteristica chiamata tecnicamente “fermentazione”.
I tè rossi sono la tipologia più fermentata, mentre i tè verdi non lo sono affatto, i blu ed i gialli sono semifermentati, mentre i neri sono postfermentati ovvero subiscono la fermentazione microbica solo dopo che le foglie sono state essiccate e laminate; i tè bianchi infine sono ottenuti dalle gemme e dalle prime foglie con fermentazione soltanto parziale.
La composizione del tè è data da molte sostanze tra cui la caffeina, notoriamente una sostanza stimolante del sistema nervoso centrale, la teanina, un amminoacido psicoattivo, la catechina, antiossidante presente soprattutto nel tè verde e in quello bianco, teobromina e teofillina, due alcaloidi stimolanti alla stregua della caffeina stessa, e infine i fluoruri, utilissimi per la salute dei denti.
Gli effetti della bevanda dipendono dal tipo di tè e dalle modalità di infusione, che si basano sul grado della temperatura e sulla durata di immersione del tè nell’acqua. Un’infusione breve di circa due minuti estrae dalle foglie di tè soprattutto caffeina e risulta avere proprietà stimolanti. Un’infusione più lunga dai tre ai cinque minuti estrae anche acido tannico che ha la proprietà di disattivare la caffeina combinandosi con essa ed attenuando l’effetto stimolante. Il tè che rimane in infusione per molto tempo avrà certamente un sapore particolarmente amaro, che è il tipico sentore che l’acido tannico rilascia nel tè.
Il tè è diffuso e conosciuto in tutto il mondo per le sue proprietà benefiche. A questo proposito, sono sempre più numerosi gli studi sugli effetti positivi che hanno sulla salute i componenti di questa pianta, posto che si inserisca l’assunzione di questo infuso nella propria dieta abituale. Inoltre, il tè viene spesso correlato alla prevenzione di certe patologie come quelle cardiovascolari, i diabeti, i tumori o il morbo di Alzheimer.
Indubbiamente i polifenoli del tè sono antiossidanti che proteggono l’organismo dall’invecchiamento cellulare, contribuendo alla regolazione dei livelli di colesterolo e aiutando il corpo a ridurre l’assorbimento dei grassi. La teofilina ha un effetto diuretico, oltre che vasodilatatore e la teina è uno stimolante leggero e non invasivo del sistema nervoso centrale che contribuisce a rilassare la mente.
Il tè è una bevanda che può sostituire il terzo o quarto caffè della giornata preservando i consumatori dai disturbi gastrici e dall’ ipertensione, donando qualche piacevole minuto di gusto e di indubbio benessere per l’organismo.

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