Imprese al sacrificio? Bisogna evitare il collasso del sistema imprenditoriale. Ecco perché Feditalimprese sta già pensato a organizzare e programmare tavoli di lavoro con chi si occupa con competenza e sul campo del settore economico e sociale per poi procedere con le riforme richieste dai cittadini, e non più procrastinabili.
“Una situazione aggravata da posizioni arretrate e parziali di chi ancora vede nel sistema delle imprese il nemico ( evasore) da abbattere, non rendendosi conto che tale posizione porta all’abbattimento complessivo del sistema sociale” afferma Salvo Mancarella dirigente nazionale di FEDITALIMPRESE, il quale continua affermando che: “al contrario è urgente una riforma fiscale che dia certezza agli operatori e una riduzione complessiva della tassazione che possa rendere competitive le nostre imprese a livello internazionale. A tale scopo è indispensabile la chiarezza sugli obiettivi del Governo in tema di pmi e trasparenza nella Pubblica Amministrazione, in quanto vanno di pari passo”.
Secondo i dati forniti da Feditalimprese si registra che in Italia il prelievo complessivo sulle imprese è pari al 59,1% a fronte di una media europea del 39,9% e mondiale del 40,5%. “Come si fa ad essere competitivi se le nostre imprese pagano il 20% in più? Le ore indispensabili per gli adempimenti fiscali delle imprese in Italia sono 238 (senza tener conto di altre e conosciutissime lungaggini legate ai territori) a fronte di una media europea di 161. E ancora , il numero di pagamenti esclusivamente fiscali in Italia sono 14, in Europa 10,9 – continua Mancarella – Per completare aggiungiamo che il debito pubblico in Italia secondo il Fondo Monetario internazionale, è salito del 134,6% del Pil nel 2019, 157,5 nel 2020 e quest’anno si prevede toccherà il 159,72%, record storico assoluto”.
A queste situazioni, per nulla positive, si deve aggiungere, secondo la notra stampa di Feditalimprese, un sistema politico litigioso e frammentario. Ecco perchè necessita, già da adesso, programmare tavoli di lavoro specifici per evitare il collasso imprenditoriale ed economico dell’intera nazione.