Il Consiglio Nazionale delle Ricerche – Istituto di Scienze delle Produzioni Alimentari, attraverso la spettroscopia, in combinazione con l’analisi statica multivariata, ha valutato l’autenticità della pasta prodotta con il 100% del grano duro italiano. Dal 2018 al 2020 lo studio è stato condotto su 350 campioni di pasta di frumento duro appartenenti a 33 differenti marchi commerciali italiani. Il risultato della ricerca ha evidenziato che lo spettroscopio utilizzato ha un’accuratezza del 94% verificando cosi la conformità di quanto indicato in etichetta.
Ricordiamo che in Italia vi è un regolamento molto restrittivo in materia di origine di materie prime, questo per garantire al consumatore il Made in Italy e la massima trasparenza, ciò regolato dal Decreto ministeriale del 26 luglio 2017 prorogato fino al 31 dicembre 2021, che prevede che le confezioni prodotte in Italia devono riportare nell’etichetta sia il Paese di coltivazione, quello della macinazione del frumento, facendo luce sulle fasi se avvengono in più Stati.
La Pasta rappresenta uno dei simboli dell’Italia, oltre essendo il primo produttore anche per il consumo, rappresentando un alimento di massima importanza per i consumatori. Infatti studi e statistiche hanno dimostrato come i consumatori italiani attribuiscano un grande rilievo alle informazioni riportate in etichetta, con particolare attenzione all’origine del prodotto alimentare e la provenienza delle materie prime.
di: Giuseppe Papa