Dal 1º ottobre scatteranno importanti novità per le bollette di luce e gas. A cambiare non saranno solo le tariffe (i prezzi delle materie prime erano bloccati da giugno), ma anche il metodo di calcolo e la cadenza per gli utenti del mercato tutelato.
In realtà, già con lo scorso aggiornamento del 1° luglio l’autorità dell’energia (Arera) era riuscita a rinviare di ulteriori tre mesi i rincari per gli utenti del mercato tutelato. Ma dal 1º ottobre le tariffe delle forniture energetiche dovranno fare i conti con una situazione fiaccata da troppi mesi di mercato carissimo.
Secondo le stime di Nomisma e da fonte di idealista.it, nel prossimo trimestre le bollette elettriche potrebbero aumentare di circa il 60%, con un nuovo massimo del prezzo dell’elettricità di 66,6 centesimi per kWh, 25 centesimi in più rispetto al trimestre precedente.
In un scenario in cui continua la crescita dei prezzi all’ingrosso dell’energia, unita alla riduzione dei flussi di gas praticata dalla Russia, l’Arera sta per introdurre misure per tutelare i consumatori e per garantire la continuità delle forniture. Per questo, con il prossimo aggiornamento tariffario che scatterà dal 1° ottobre, cambia il metodo di aggiornamento dei costi della materia prima gas per le famiglie che sono ancora nelle condizioni di tutela.
Il nuovo metodo di calcolo, legato alla situazione di emergenza energetica, dovrebbe restare in vigore fino al termine della tutela gas, ad oggi previsto a gennaio 2023, termine che l’Arera ha chiesto più volte venga allineato a quello del fine tutela elettrico, previsto per gennaio 2024.
Il nuovo metodo per addebitare in bolletta i costi della materia prima gas non prende più come riferimento le quotazioni a termine del mercato all’ingrosso di Amsterdam (TTF), bensì la media dei prezzi effettivi del mercato all’ingrosso PSV italiano.
In sostanza, i costi in bolletta non saranno determinati basandosi sulla stima dei costi futuri, le tariffe saranno aggiornate mese per mese, sulla base dei reali valori di mercato. Proprio per questo, un’ulteriore novità è rappresentata dalla frequenza di emissione della bolletta, che non sarà più bimestrale ma mensile.