La vicenda delle presunte firme false verificatasi a Noto in occasione delle ultime amministrative ha dei risvolti. A puntare i riflettori sul “caso” è Carmelo Filingeri di Passione Civile il quale in una nota stampa afferma: “La condotta del consigliere Cultrera, leader del movimento Patto per Noto, sotto inchiesta per falso ideologico e uso di atto falso, per aver illegittimamente autenticato delle firme false nell’atto di presentare la lista con cui lui e la moglie sono stati eletti, non è oggettivamente degna del ruolo istituzionale che ricopre”.
Il movimento Passione civile si chiede inoltre come mai nessuna dichiarazione e presa di posizione è stata esternata dal sindaco Corrado Bonfanti e dallo stesso Cultrera a seguito della sospensione della lista. “Anzi, ad una richiesta di confronto in Consiglio Comunale aperto il Sindaco risponde con chiusura, aggressività, una posizione garantista che ignora l’etica politica e tutela esclusivamente la propria carica e quella del proprio alleato. Il consigliere Cultrera, con il beneplacito del Sindaco, si autosospende, ricorrendo comodamente ad un istituto previsto solo per questioni personali. Un segno di strapotere, di una morale elastica e di facciata. I cittadini vengono offesi ripetutamente, prima perché tenuti all’oscuro dei fatti, poi perché ignorati nel diritto alla trasparenza. Eppure si va avanti, si minimizza la questione, tanto, si sa, i tempi della Giustizia faranno comodo a chi vuole insabbiare la faccenda” queste le parole del movimento che fa capo a Filingeri il quale ricorda che: “Quando nella campagna elettorale del 2016, prima di esprimere una nostra candidatura, chiedemmo a Bonfanti, in cambio del nostro sostegno, di scegliere noi, facendo largo ai giovani e alle loro aspirazioni di legalità e rinnovamento della politica, di spezzare con coraggio un sistema marcio quanto antico di voto clientelare, fatto di favoritismi e potentati, al posto degli impresentabili della vecchia politica, Bonfanti scelse Cultrera”.