Oggi, 11 gennaio di 327 anni fa la terra del Val di Noto ha tremato violentemente tanto da radere al suolo intere comunità e modificare, per sempre, l’architettura e paesaggi di Avola e di altri comuni limitrofi.

In quelle violente scosse che si ripeterono dal 9 all’11 gennaio 1693 persero la vita circa 60 mila persone.

Oggi l’avolese Tony Giunta, giovane storico dell’arte, che nutre un grande amore  per la bellezza e la conoscenza del nostro territorio, dedicando tempo e studio alla valorizzazione delle bellezze che offre la nostra terra.

Così si legge in una sua nota trasmessa alla redazione:

“ oggi ricorre l’anniversario del terribile terremoto che interessò soprattutto la Sicilia sud-orientale. Alle ore 4:30 circa, dell’ 11 Gennaio 1693 fu percepita una delle scosse più potenti, e da lì a poco, l’antica Avola venne ridotta in un cumulo di macerie. Ma un evento così tragico, diede vita alla riedificazione della nostra città, in un sito più sicuro, con una struttura urbanistica all’avanguardia, fra mare e collina. Ritengo che alla base della valorizzazione del patrimonio culturale, ci debba essere la conoscenza e la fruizione del bene. Solo attraverso la conoscenza del nostro patrimonio culturale, possiamo proteggerlo e promuoverlo. La consapevolezza di ognuno di noi, riguardo l’importanza artistica, naturalistica, storica di un bene, deve portarci a rispettarlo e farlo rispettare da tutti, un piccolo gesto di civiltà che accrescerà nel tempo il nostro valore culturale. Da quest’anno inizierò a dedicarmi, con più assiduità, al nostro territorio cercando di dare visibilità alle numerose meraviglie che ci circondano, tramite il progetto che stiamo lanciando, denominato “MIRABILIA” che potrete seguire su tutti i canali social. Inoltre in cantiere un altro contributo alla città, che spero di poter regalare entro il 2020. Ma non vi rivelo altro.. ve ne parlerò prossimamente. Colgo l’occasione, per coinvolgere tutti coloro che hanno curiosità di conoscere e un amore particolare per per la propria terra a partecipare dando il proprio contributo”.

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