I vertici del Partito Democratico che nel territorio fanno capo ad Andrea Orlando si sono riuniti per fare il punto della situazione dopo la sconfitta subita alle appena trascorse elezioni regionali.
Tra gli altri era presente l’ex deputato Bruno Marziano che ha dettagliatamente analizzato, secondo lui, i punti che hanno portato alla sconfitta. Tra questi: La scissione a sinistra da parte dell’ MdP-Articolo 1, come anche l’adesione all’area renziana del segretario provinciale Alessio Lo Giudice; Sulla opinione pubblica ha influito un diffuso giudizio negativo sul governo Crocetta, e quindi sulla sua giunta; Ha influito anche la spinosa vicenda della Formazione professionale con particolare riferimento all’Avviso 8; Ha influito il ritardo dei finanziamenti destinati all’ ex Provincia regionale con conseguenze sui lavoratori; E’ stato determinante l’intervento a gamba tesa del presidente del partito Orfini che in una riunione a Carlentini con Raciti, Rubino, Lo Giudice con i Sindaci di Carlentini Basso, Lentini, Bosco e Francofonte Palermo, ha sostenuto la candidatura Cafeo con il preciso intento di danneggiarmi e con la promessa a Basso di essere candidato deputato o senatore; C’ è stata una responsabilità di Faraone e di Raciti che, consapevoli della possibile sconfitta del Centrosinistra hanno fatto in modo di garantire l’elezioni ai renziani più.
Non usa mezzi termini quindi il deputato uscente Marziano che, seppur registrando notevoli preferenze, non è riuscito a mantenere il suo posto all’Ars.
“Poiché siamo stati sconfitti ma non vinti, ripartiamo ora dalla nostra forza per consolidarci dove siamo presenti ma anche per ricostruire la nostra presenza dove abbiamo registrato qualche difficoltà. Per fare ciò utilizzeremo la forza dei nostri numerosi giovani e motivati dirigenti politici” ha dichiarato Marziano che chiede le dimissioni di Carlotta Zanti e Marco Latino mentre lascia al Segretario Lo Giudice la responsabilità di come agire.