Un viaggio nell’introspezione dell’amina dei medici, i quali da circa due anni a causa dell’emergenza Corona Virus, hanno riscoperto l’aspetto umano del loro lavoro. Cosi l’ordine dei medici di Siracusa ha cercato di tenere un “diario di bordo”, il libro redatto dagli stessi medici che prende il nome di :” GIURO CHE NON DIMENTICHERO’ MAI”, racconta le loro esperienze in tempi di emergenza sanitaria, dove si sono abbandonati i metodi razionali che la scienza impone, per dare spazio agli aspetti umanistici tra medico e paziente. Il libro presentato il 23 dicembre presso la sede dell’Ordine dei Medici di Siracusa, illustrato dal Presidente dell’Ordine dei Medici di Siracusa, Anselmo Madeddu, il quale ha dichiarato:
“Si tratta di una corrente secondo cui il miglior farmaco per il paziente diventa, attraverso la conversazione, il proprio medico, mutuando d’altronde quello che è un principio della psicoterapia. Quindi, se il medico riesce ad accettare le proprie fragilità, la propria sofferenza e riesce a comunicarle anche al paziente e a fare scattare l’empatia, è dimostrato migliora il rapporto assistenziale e dunque, viene potenziato l’aspetto terapeutico”.
Proseguendo Madeddu ha aggiunto:” Uno studio, recente ha dimostrato che più il medico si intrattiene a parlare con il proprio paziente, meno saranno le probabilità di ricevere dallo stesso un esposto per “cattive pratiche”. Ciò rimarca l’importanza della comunicazione nel processo di umanizzazione del rapporto medico-paziente- familiari.
La narrazione, d’altronde è uno dei più potenti ed efficaci strumenti di interazione tra due soggetti, nel nostro caso tra medici e pazienti. Con questa operazione editoriale, frutto di un concorso a cui hanno partecipato una ventina di colleghi, abbiamo voluto tirar fuori il vissuto, le emozioni, le paure dei camici bianchi, che hanno guardato anche i pazienti con occhi più attenti. E a proposito di occhi…”Il Presidente Madeddu ha voluto rievocare alcuni dei racconti vincitori di questa prima edizione del concorso letterario, ovvero l’oculista Rosalia Croce,la quale nel romanzo ha narrato il funerale del nonno, nonché personaggio politico, al quale non è stata data una adeguata celebrazione a causa delle normative dettate dai decreti, un libro che vede una prospettiva diversa è interessante, dove dietro al camicie si cela una persona, persona fatta di sentimenti ed emozioni, il libro è stato messo per l’occasione di ieri a disposizione degli intervenuti ,dallo stesso Ordine dei Medici.