Damiano De Simone ( Presidente della Consulta Civica di Siracusa) ha comunicato che anche quest’anno la città di Siracusa, non avrà il suo PUDM. Infatti, a seguito di un’analisi del bilancio di fine anno presentato dall’amministrazione comunale, si è potuto verificare la mancata redazione del PIANO DI UTILIZZO del DEMANIO MARITTIMO, che doveva essere presentato entro 11 dicembre del 2021,la mancata redazione ha di conseguenza fatto perdere i contributi finanziari previsti per la produzione del documento.
De Simone commenta così: “La nostra è una città marinara, in cui la risorsa mare rappresenta uno degli strumenti naturali fondamentali allo sviluppo economico pubblico e privato del territorio. Non comprendo perché tanta inerzia verso strumenti importanti come il P
UDM, la cui richiesta di ammissione avrebbe rappresentato una grande opportunità da offrire ai privati, pronti ad investire in servizi balneari per una più ampia offerta turistica e alla comunità residente, oltreché lavoro per giovani e padri di famiglia. Di concerto, sarebbe stato necessario aggiornare anche il Piano di Assetto Idrogeologico (PAI), utile a stabilire le condizioni in cui versano le coste del nostro territorio, considerati i recenti cedimenti e le precedenti interdizioni all’accesso. Una conditio sine qua non per la produzione di progetti volti alla mitigazione dei pericoli da dissesto idrogeologico e l’accesso sicuro alle coste, cui il Comune è ente competente, e per i quali, la Regione, ad oggi ha finanziato €475.000.000 di €795.000.000 disponibili. Anche in questo caso Siracusa continua a perde non solo la possibilità di mettere in sicurezza la costa, ma anche l’ammontare di somme che darebbero lavoro a ditte specializzate, se si considera che nel piano di interventi per il dissesto idrogeologico, al 20 luglio 2021, solo il territorio di Messina, ad esempio, ha ottenuto finanziamenti per un ammontare di €105.545.856,35, mentre €0,00 per Siracusa. “Infine conclude il suo discorso aggiungendo: “Vogliamo ancora concentrare l’attenzione su murales e piste ciclabili, per alcune ragioni anche inopportune oltre che di intralcio alla pubblica circolazione e sicurezza, oppure iniziamo a lavorare responsabilmente su temi importanti e prioritari come la messa in sicurezza e la produttività economica del territorio? “