Gli hacktivisti sono cyber criminali che violano e si impossessano di sistemi informatici per vari scopi tra cui: politici, religiosi 0 sociali, perseguendo i loro ideali.
Dal 1996, un nuovo tipo di hacking ha cominciato a diffondersi in tutto il mondo, il c.d. “attivismo digitale”. Questo nuovo movimento prende il nome di “hacktivismo” e utilizza sit-in ed attacchi DDoS per violare sistemi informatici per gli scopi sopra citati.
L’hacktivismo è una nuova forma di attivismo digitale, non violento e non è legato ad interessi economici.
A differenza degli hacker, gli hacktivisti lavorano per la maggior parte in gruppo e mantengono spesso l’anonimato. Per fare ciò, utilizzano reti decentralizzate di individui sparsi in tutto il mondo.
Gli hacktivisti, per il loro modo di agire utilizzano gli stessi tool, software degli hacker, hanno come obiettivo quello di combattere per uno scopo comune e per difendere i propri valori personali, e li dividiamo in:
- Politico: forma di mobilizzazione politica che mira a influenzare l’opinione pubblica in favore di un determinato orientamento;
- Sociale: lotta per cause comuni e per la realizzazione di un cambiamento sociale;
- Religioso: ha lo scopo di sostenere una religione aumentandone gli adepti o screditandone un’altra.
- Anarchico: ha l’obiettivo di accedere o controllare infrastrutture pubbliche o militari o della popolazione in generale.