Gli angeli custodi,fino al V secolo ricoprivano un ruolo di margine,infatti,nessun giorno era dedicato a queste creature,venivano semplicemente citati per il 29 settembre giorno dedicato a San Michele Arcangelo.Solo nel 1411,a Valencia venne istituita la prima festa per l’arcangelo protettore della città,successivamente in Francia si viste la nascita di una festa similare.L’idea ben presto si diffuse nel secolo successivo anche in Spagna,Portogallo,regioni italiane influenzate dalla dominazione degli Asburgo e persino in Austria. Nacquero così le “Compagnie dell’Angelo Custode” che videro la loro diffusione all’inizio del Seicento attraverso la pubblicazione di testi teologici e religiosi tra cui:” I PADRI SOMASCHI”.
Fu Papa Paolo V, nel 1614 il quale attraverso una bolla prescrisse delle specifiche indulgenze ai membri delle compagnie dell’angelo custode le quali erano aggregate all’Arciconfraternita di Roma e che compissero particolari atti meritori.
La festa venne riconosciuta a livello liturgico in parallela alla diffusione della pietà popolare.
Così nel “MESSALE ROMANO” di Papa Pio V del 1570 vennero designate quattro feste consacrate espressamente agli angeli,ovvero quelle dedicate : agli angeli custodi (2 ottobre); all’arcangelo Gabriele; all’arcangelo Michele; all’arcangelo Raffaele.Successivamente Pio V abolì quella dedicata agli angeli custodi,che venne ristabilita solo nel 1608 da Paolo V e successivamente estesa alla Chiesa Universale,nel 1670 Clemente X la impose per tutta la Chiesa latina,lasciandola alla data del 2 ottobre.
Nell’anno 1807,Tommaso Gargallo chiese al re (Ferdinando III di Borborne) l’autorizzazione a popolare il feudo di Priolo sostenendo che la vera ricchezza di una città si cela nella coltivazione della terra.
Così venne costruita anche una chiesetta e quaranta case con annessa una piazzetta ottagonale che venne denominata “quattro canti”. Nel 1813 la Città ebbe autonoia comunale,ma durò per poco,infatti, venne congiunta alla città di Siracusa nel 1819.Nella data del 2 ottobre del 1849,fu autorizzato a tenere una festa annuale.Nel 1814 la chiesetta venne denominata dal vescovo in :”Chiesa dell’Angelo Custode” elevandola così dal suo status.
L’obiettivo finale si pone di suscitare nel potenziale fruitore curiosità e interesse verso gli eventi folcloristici andando a tramandare quelle che sono le antiche abitudine e usanze familiari,in tal senso il progetto mira a dare il giusto valore a quelle che sono le tradizioni popolari e religiose appartenenti alla comunità,attraverso quelle che sono delle linee guida religiose artistiche mirate al mantenimento del folcore antropologico della comunità. Dando giusto valore alla memoria storica da poter tramandare alle generazioni future. Al giorno d’oggi l’interesse religioso è circoscritto alle feste padronali, le quali nonostante siano conosciute,vedono un calo di partecipazione,in tal senso bisogna poterle reinterpretarle in modo tale da essere pubblicizzate oltre la comunità locale.
Tali motivi,hanno spinto l’artistica Ricca a realizzare questa sfilata d’arte:”LE VIE DELL’ANGELO” che vede la sua ispirazione nel santo patrono,realizzando delle tele da fare indossare alle modelle,partendo dal Palazzo Ricca,sito in via Castel lentini,da lei realizzato,in collaborazione con la stilista Caccamo,Rita Dugo( stilista del gioiello) e la direttrice artistica Lucia Giudice.
Le opere pittoriche dell’artista Mariella Ricca, sono stati indossati dalle modelle, creando un installazione scultorea proiettata ad animare le vie cittadine nei luoghi della bellezza. L’innovativa operazione di interazione, vede il dialogo tra diverse modalità espressive, moda, arte, artigianato unendo, dipinti, gioielli e abiti d’epoca accomunate da un unica relazione, intrattenere l’osservatore costruendo una visione plastica e unitaria mettendo in scena una nuova e contemporanea poetica di leggerezza, armonia ritmica in relazione l’una con l’altra in una coreografia di movimenti fluttuanti, rivoluzionando il concetto di staticità dell’esposizione del manufatto artistico dando vita ad un inedito affresco in movimento. L’obiettivo fondamentale di tutto ciò è quella di divulgare bellezza e competenza delle maestrie artigianali, delle protagoniste Mariella Ricca pittrice, Rita Dugo stilista, Lucia Giudice direttore artistico e Lucia Caccamo stilista, ma la divulgazione e valorizzazione delle bellezze e tradizioni che il nostro territorio offre, dove noi abbiamo il dovere di prendercene cura e amarli in quanto loro rappresentano la nostra identità , la nostra cultura ,le nostre tradizioni e soprattutto il nostro futuro, il tutto accompagnato dalla musica della violinista Amenta Federica.