Si inauga questa mattina alle ore 11 al Convitto delle Arti Noto Museum in Corso Vittorio Emanuele 91, a Noto la personale di Enzo Indaco dal titolo “Antologica 1958-2017”.

La mostra è curata da Ornella Fazzina in collaborazione con Carmela Cirinnà, patrocinata dal Comune di Noto, organizzata da NotArte artisti associati, Studio Barnum contemporary di Vincenzo Medica e coordinata da Paolo Greco.

«I lavori si collocano come un mondo ideale di fronte ad un mondo reale: lo trascendono, lo purificano, lo ricreano mitizzandolo e rendendolo perciò più certo. La pittura è densa di richiami e di suggestioni dove la luce è così carica di significato e così concentrata di sentimento da risultare sempre insostituibile. Mediante l’intensità allucinata delle immagini, Enzo Indaco tenta di giungere a contatto con l’anima e mediante questa esprimere il mistero dei suoi legami con il mondo» ha dichiarato la professoressa Carmela Cirinnà.

« Lo scorrere impetuoso della vita egli lo esprime attraverso il suo agire. Ed è così che affronta la tela, grande o piccola che sia, trasferendo energicamente un suo vissuto, un’impressione, una suggestione, uno stato d’animo che si traducono in una tempesta cromatica e formale che sembra obbedire al gesto dell’artista il quale dà vita a paesaggi siciliani, dimostrando come nell’approccio con la creazione pittorica, l’amore per la sua terra, per la sua luce, per l’Etna è totale e viscerale» sono invece le parole di Ornella Fazzina per denifire Indaco.

Di Redazione

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