Come ogni anno, tra il 5 e il 6 gennaio, si celebra l’Epifania, nota anche come festa della Befana, che chiude le festività natalizie. Questa ricorrenza, che ha origini pagane e cristiane, è ricca di tradizioni e usanze che variano da regione a regione.
La figura della Befana è quella di una vecchietta vestita di stracci, con un lungo naso e un cappello a punta. Cavalca una scopa e, nella notte tra il 5 e il 6 gennaio, vola sui tetti delle case per portare doni ai bambini buoni e carbone a quelli cattivi.
La calza della Befana
Una delle tradizioni più diffuse legate alla Befana è quella della calza. I bambini, infatti, la sera del 5 gennaio appendono una calza alla finestra o al camino, sperando di trovarla piena di dolciumi, giocattoli e altri doni il giorno successivo.
Altre tradizioni regionali
Oltre alla calza, in Italia esistono numerose altre tradizioni legate alla Befana. In alcune regioni, ad esempio, è usanza lasciare un piatto di dolciumi e acqua per la Befana, mentre in altre si organizzano sfilate di Befane per le vie dei paesi.
In Sicilia, ad esempio, la Befana è chiamata “Babbo Natale” e viene festeggiata con una grande sfilata a Palermo. In Toscana, invece, si organizza il “Panevin”, una festa in cui si brucia un grande fantoccio di Befana.
La Befana come simbolo dell’anno che finisce
La Befana è anche un simbolo dell’anno che finisce. La sua figura, infatti, rappresenta la chiusura del vecchio e l’apertura al nuovo. È un momento di riflessione e di bilancio, in cui ci si prepara a salutare l’anno passato e a dare il benvenuto a quello nuovo.