A partire dal 1° aprile 2024, le tariffe telefoniche in Italia aumenteranno in base all’inflazione. La decisione è stata presa dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM), che ha approvato una richiesta dei principali operatori telefonici italiani.
Gli aumenti saranno applicati a tutte le offerte di telefonia fissa e mobile, sia per i nuovi contratti che per i rinnovi. Il loro ammontare dipenderà dal valore dell’indice IPCA rilevato dall’ISTAT per l’anno solare 2023.
Ecco alcuni esempi di aumenti previsti:
- TIM: il canone mensile di alcune offerte di rete fissa sarà incrementato in misura percentuale pari all’indice di inflazione (IPCA) rilevato dall’ISTAT, maggiorato di un coefficiente pari al 3,5%.
- WindTre: il costo del servizio di alcune offerte di rete fissa WINDTRE sarà incrementato di 2 euro al mese.
- Vodafone: l’aumento delle tariffe sarà comunicato entro il 31 marzo 2024.
- Fastweb: l’aumento delle tariffe sarà comunicato entro il 31 marzo 2024.
Le associazioni dei consumatori hanno criticato la decisione dell’AGCOM, ritenendola un ulteriore peso per le tasche dei cittadini. “Gli aumenti delle tariffe telefoniche si aggiungono a quelli delle bollette energetiche e dei beni alimentari”, ha dichiarato il presidente di Assoutenti, Gabriele Melluso. “I consumatori italiani stanno già pagando un prezzo molto alto per la crisi economica, e questi nuovi rincari non fanno altro che peggiorare la situazione”.
L’AGCOM ha respinto le critiche delle associazioni dei consumatori, sostenendo che gli aumenti delle tariffe telefoniche sono necessari per garantire la sostenibilità del settore. “Il mercato della telefonia è in continua evoluzione e gli operatori devono essere in grado di sostenere gli investimenti necessari per offrire servizi di qualità”, ha dichiarato un portavoce dell’AGCOM.