Il Ministero per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali ha inserito 16 varietà di frumento siciliano nel “Registro nazionale delle varietà da conservazione di specie agrarie e delle specie ortive”.
Queste si sommano a quelle già presenti quali il frumento duro Timilia reste nere e Perciasacchi.
“Ci sono tutte le premesse perché in Sicilia si possa costituire una filiera dei Grani Antichi tracciata in tutte le sue fasi a partire dall’utilizzo di sementi certificate – afferma l’Assessore regionale per l’Agricoltura Edy Bandiera – Il riconoscimento di dette varietà non può non tradursi in una forte ricaduta in termini di qualità e quindi di maggiore rendimento economico delle produzioni e allo stesso tempo i consumatori avranno le necessarie garanzie di prodotto, tutelati in tal modo da eventuali frodi”.
Le nuove tipologie di frumento sono: Capeiti 8, Farricello, Tripolino, Timilia reste bianche, Scorsonera, Ciciredda, Paola, Urrìa, Russello, Gioia, Martinella, Biancuccia, Castiglione Glabro, e Bidì, e per i grani teneri il Maiorcone e Romano.